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FIFO Sanità e Aforp tutelano le pmi in Puglia in una gara da 3 miliardi

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FIFO Sanità e Aforp Puglia accolgono con grande soddisfazione il parere del Dipartimento di Promozione della Salute della regione Puglia che invita la centrale di committenza regionale a modificare con urgenza la gara da oltre 3 miliardi per la fornitura di protesi ortopediche.

Gli sforzi profusi nelle scorse settimane, a tutela delle aziende coinvolte, confermano ancora una volta l’importanza di associarsi a FIFO e alle rispettive Asfo regionali in rappresentanza della categoria di appartenenza.

Aforp Puglia (l’associazione pugliese dei fornitori ospedalieri) e FIFO Sanità sono intervenute inviando una nota ufficiale alla centrale di committenza e alla Regione al fine di sollecitare una tempestiva modifica della gara in corso.

Dieci pagine fitte di considerazioni giuridiche indirizzate a tutte le parti coinvolte che contestavano, e contestano tutt’ora, come la gara fosse “del tutto contraria ai principi euro-unitari e nazionali di massima partecipazione e soprattutto di massima apertura del mercato
alle Pmi”.

Di fatto, la gara d’appalto, indetta per un valore di oltre 3 miliardi di euro per la fornitura di protesi per quattro anni nella sola Regione Puglia, è basata sui fabbisogni nazionali per un equivalente di 8 anni. Secondo stime recenti elaborate sui consumi della Regione, il valore complessivo dell’appalto sarebbe dovuto essere di massimo 150 milioni di euro.

FIFO e Aforp, inoltre, hanno sottolineato come non solo i valori della fornitura fossero inappropriati, ma anche come i requisiti di partecipazione fossero particolarmente discriminatori per le pmi. La gara prevede, infatti, che le aziende che rispondono al bando
debbano presentare garanzie economiche che escludono di fatto le piccole e medie imprese, in piena contrapposizione al principio di favor partecipationis sancito dalla Commissione Europea.

FIFO Sanità e Aforp prendono atto favorevolmente del parere della Regione Puglia che invita a rivedere i valori e i requisiti della gara. Le Federazioni, in rappresentanza delle pmi di fornitori di dispositivi medici, auspicano che l’intervento della Regione Puglia possa rappresentare un monito per lo sviluppo e l’indizione di altre gare d’appalto in tutta Italia che limitino la partecipazione delle pmi, e ribadiscono l’importanza per le aziende di fare fronte comune di fronte alle complessità del mercato affidandosi alle associazioni di categoria.

Ad oggi la centrale di committenza non ha ancora modificato la gara in essere. Pertanto, FIFO Sanità e Aforp rinnovano l’invito ad intervenire immediatamente e prima che si consumi il termine per la presentazione delle offerte, per la definizione di una gara che si svolga nei canoni di giustizia ed equità e massima apertura alla partecipazione delle PMI, come la normativa italiana ed europea impongono.

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