FIFO Sanità dà il benvenuto alla nuova Asfo Abruzzo-Molise e al suo presidente Ivan Pantalone. La rappresentanza per le aziende su tutto il territorio italiano è sempre più importante in un momento storico come questo in cui le pmi dei fornitori ospedalieri sono seriamente in pericolo a causa del payback sui dispositivi medici.

Presidente, perché avete ritenuto opportuno entrare a far parte della federazione nazionale?
Asfo Sanità Abruzzo e Molise è il frutto della dedizione di tutti coloro i quali hanno voluto unire le proprie professionalità e le proprie competenze, il proprio impegno e la propria passione, per creare un’associazione capace di affrontare i principali temi che riguardano noi e le nostre imprese. Proprio in quest’ottica abbiamo ritenuto indispensabile entrare a far parte della federazione nazionale, un’unione ampia, strutturata ed autorevole che saprà aiutarci in questa importante attività e con la quale condivideremo le tante sfide del nostro settore.

Quali obiettivi vi ponete oltre all’abrogazione del payback sanitario?
Il nostro obiettivo prioritario è quello di porci come un interlocutore serio e leale nei confronti delle Istituzioni locali, per poter instaurare un dialogo sempre utile e costruttivo e che abbia ad oggetto le principali tematiche riguardanti il mondo della sanità. In secondo luogo, riteniamo che l’associazione dovrà saper creare un’offerta dedicata e delle attività specifiche da poter offrire alle aziende associate.

Quanto è critica la situazione per le PMI abruzzesi e molisane in relazione al payback sanitario?
La situazione è estremamente delicata perché senza dubbio la maggior parte delle PMI abruzzesi e molisane fornitrici di beni e servizi in sanità rischierebbe di veder compromessa la propria esistenza. Ovviamente, ciò comporterebbe una serie di conseguenze gravissime come la perdita di posti di lavoro, la mancanza di continuità delle forniture e la relativa compromissione del normale e corretto funzionamento del sistema sanitario.