Riem e Broya de Lucia: “Così annientano un settore, crisi senza precedenti. A rischio l’intero Sistema Sanitario Nazionale”
Roma, 29 marzo 2023 – FIFO Sanità Confcommercio e PMI Sanità ribadiscono l’allarme in merito al payback sui dispositivi medici nel dl Energia. “Quanto emerge dal Consiglio dei Ministri tenuto nella giornata di ieri non fa altro che aggravare una situazione già critica delle micro, piccole e medie imprese che riforniscono gli ospedali – lo dichiara in una nota il presidente di FIFO Sanità Confcommercio, Massimo Riem e Gennaro Broya de Lucia, presidente PMI Sanità.
“Lo sconto sul totale delle richieste – proseguono Riem e Broya – non solo lascia inalterato il rischio fallimento di un settore composto nel 95% da pmi, ma è anche condizionato alla rinuncia ai ricorsi al TAR. Una soluzione particolarmente penalizzante per le micro, piccole e medie imprese e che, di fatto, compromette la tenuta e la competitività del comparto dei dispositivi medici. Questo si sta traducendo in una crisi senza precedenti dell’intero Sistema Sanitario Nazionale, le cui cure al cittadino sono in serio pericolo”.
Le due associazioni non possono che constatare quanto gli allarmi lanciati nei mesi scorsi si stiano concretizzando nelle attività quotidiane non solo delle imprese, ma anche di medici e infermieri che già oggi all’interno degli ospedali si trovano costretti a lavorare con penuria di dispositivi medici.
“Il payback è una legge pensata e scritta talmente male che crea disparità anche all’interno delle stesse pmi. In questo momento un’azienda che vende in Emilia Romagna, Toscana o Puglia risulta fortemente penalizzata rispetto a una che vende in Lombardia, Lazio o Calabria solo perché le prime tre hanno maturato uno dei disavanzi più grossi del Paese. È assurdo che si pensi di superare questa norma attraverso un mero sconto, oltretutto condizionato ad una presunta richiesta di rinuncia dei ricorsi al TAR. Per la stragrande maggioranza delle pmi questo sconto non comporterebbe alcun tipo di differenza sul piano economico e si troverebbe comunque costretta a fallire, mandando in tilt le forniture di dispositivi medici agli ospedali”, Massimo Riem, presidente FIFO Sanità Confcommercio.
“Questa legge viola i diritti costituzionali di equità di cittadini ed imprese, scaricando solo su quelle operanti nel settore il deficit generato dalle regioni, per servizi garantiti a tutti. Il correttivo che il governo sta mettendo in atto, nonostante la riduzione dell’importo richiesto, introduce il ricatto della rinuncia al sacrosanto diritto di ricorrere al TAR, causando ulteriori disagi ed iniquità”, Gennaro Broya de Lucia, presidente PMI Sanità.