Il vicepresidente di FIFO Sanità Confcommercio Ivan Pantalone è intervenuto all’annuale evento ExpoSanità, mostra internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza, cogliendo l’opportunità di ribadire la posizione della Federazione e delle imprese associate riguardo alle recenti misure legislative che influenzano il settore della distribuzione dei dispositivi medici.
Nel corso dell’intervento ha sottolineato come le ultime costituiscano misure varate con il tentativo di ribaltare sulle imprese i costi della spesa pubblica in sanità, primo tra tutti il Payback, di cui si attende la pronuncia della Corte Costituzionale, che si riunirà in data 22 maggio, con la speranza che possa porre fine a una normativa che, se attuata, potrebbe minare l’intero settore.
“Le imprese sono ben consapevoli dell’insufficienza del finanziamento pubblico a coprire la qualità e la quantità delle prestazioni, che in Italia sono previste dalla Costituzione. – sostiene il vicepresidente Ivan Pantalone – Motivo per cui siamo convinti della necessità di un miglior indirizzamento delle risorse disponibili e del ripensamento del sistema di acquisto dei dispositivi medici, per portare l’Italia al livello degli altri paesi europei.”
Uno dei problemi maggiormente riscontrati dalle imprese riguarda la definizione del fabbisogno nelle gare d’appalto, spesso non in linea con le reali esigenze delle aziende sanitarie che aderiscono all’accordo quadro o alla trattativa, limitando la partecipazione delle PMI a tali procedure con requisiti troppo restrittivi.
“Il contributo della nostra Federazione, in rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese del settore, unitamente a quello di Confindustria DM, in rappresentanza dei grandi players del mercato, potrà essere di grande supporto e fondamentale per instaurare un dialogo costruttivo con le istituzioni. – ha affermato Pantalone – Riteniamo che proprio questo debba essere il ruolo principale che le associazioni di categoria devono interpretare, ovvero quello di porsi come interlocutore serio ed affidabile per le Istituzioni.”
La Federazione ribadisce il proprio impegno ad instaurare un confronto aperto e trasparente con le istituzioni, propositivo di soluzioni comuni, che possa permettere di condividere obiettivi e strategie e avere piena consapevolezza delle soluzioni disponibili sul mercato, per promuovere l’adozione di logiche di acquisto basate sul valore, anziché sul “prezzo più basso”, a vantaggio sia delle imprese che della pubblica amministrazione.
In un’ottica di potenziamento dell’intero comparto dei dispositivi medici, risulta sempre più strategico il riconoscimento della centralità del ruolo delle PMI. Queste costituiscono la spina dorsale del comparto assicurando elevati standard qualitativi in termini di capillarità e tempestività nelle forniture su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, è utile sottolineare come la loro partecipazione alle gare d’appalto sia talvolta compromessa da restrizioni che limitano la competitività del mercato e, di conseguenza, lo sviluppo del Sistema Sanitario Nazionale. In linea con i propri principi, l’obiettivo di FIFO Sanità è, e sarà sempre, promuovere una sana competizione tra le imprese migliorando la qualità e la tempestività del SSN nella fornitura di cure ai cittadini.
