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Payback dispositivi medici: la spiegazione della sentenza della Corte Costituzionale

23 Lug, 2024

Cari associati,

in merito agli ultimi sviluppi sul payback applicato ai dispositivi medici, vi proponiamo una sintetica spiegazione attraverso il parere dei nostri consulenti legali.

Purtroppo, nonostante le buone sensazioni dell’udienza del 22 maggio scorso, la Consulta, con la pronuncia n. 140, pur riconoscendo che lo strumento del payback comprime l’autonomia contrattuale, ha ritenuto infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate nelle ordinanze del TAR, perché “l’iniziativa economica privata incontra il limite dell’utilità sociale, il che la rende compatibile con la possibile previsione legale di un contributo di solidarietà”, confermando pertanto il relativo meccanismo.

È stata definita l’illegittimità della normativa con la quale era stato istituito un fondo statale da assegnare pro-quota alle regioni e che avrebbe consentito alle imprese fornitrici dei dispositivi di versare solo il 48 per cento della rispettiva quota di ripiano, a condizione che rinunciassero a contestare in giudizio i provvedimenti relativi all’obbligo di pagamento (art. 8 del decreto legge n. 34 del 2023).

La Corte ha dichiarato incostituzionale tale normativa nella parte in cui si obbligavano le imprese a rinunciare al contenzioso per poter ottenere lo sconto del 48%. Dopo la sentenza della Consulta, tutte le imprese fornitrici di dispositivi medici possono beneficiare della riduzione del 48%% sul payback richiesto.

In riferimento agli sviluppi delle ultime ore, venerdì 26 luglio alle ore 14.00 terremo una sessione di approfondimento per tutte le aziende del comparto insieme ai nostri legali per rispondere a ogni dubbio in merito alla sentenza sul payback.

Sono invitate a partecipare tutte le imprese del settore, anche al momento non iscritte alla Federazione.

Per partecipare al webinar sarà necessaria la registrazione.

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