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Payback, il TAR respinge i ricorsi.  FIFO: “Senza distributori, migliaia di pazienti rischiano conseguenze fatali. In assenza di intervento del Governo, valutiamo stop forniture agli ospedali”

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Roma, 7 maggio 2025 – Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha respinto i ricorsi presentati dalle aziende fornitrici contro il payback sui dispositivi medici. Una decisione che potrebbe avere conseguenze devastanti per il sistema sanitario nazionale.

“Abbiamo già avviato un tavolo di confronto con il Governo, ma, visti gli ultimi sviluppi, in assenza di un intervento immediato, saremo costretti a valutare lo stop delle forniture di dispositivi medici agli ospedali – dichiara Sveva Belviso, Presidente di FIFO Confcommercio – Non possiamo garantire l’approvvigionamento di materiali essenziali quando lo Stato pretende di far pagare alle imprese miliardi di euro per inefficienze imputabili alle proprie Regioni”.

“Solo l’Esecutivo ha ora la possibilità e il dovere di intervenire con urgenza per scongiurare questa crisi. Ci attendiamo risposte immediate e concrete dal tavolo ministeriale già attivato. Come fornitori di dispositivi medici, abbiamo sempre anteposto la salute dei cittadini e mai avremmo voluto trovarci nella condizione di dover compromettere la funzionalità del sistema sanitario nazionale, ma senza risposte dalle Istituzioni, non ci sarà lasciata altra scelta. Valutare l’interruzione delle forniture sarebbe per noi una decisione estremamente dolorosa, ma necessaria per la tutela delle imprese coinvolte”.

“In questo scenario, migliaia di pazienti potrebbero subire conseguenze dirette dalla mancanza di dispositivi medici, dai ventilatori polmonari agli stent coronarici, dalle protesi ortopediche fino ai dispositivi per la dialisi. Per evitare il fallimento di oltre 1500 aziende e compromettere la tenuta del sistema sanitario nazionale, chiediamo all’Esecutivo di dar seguito al tavolo tecnico accettando la proposta delle associazioni di categoria”.

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