Cari associati,
come Vi è senz’altro noto lo scorso 22 luglio 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata in ordine alle questioni di legittimità costituzionale della normativa in materia di payback sollevate dal TAR Lazio nell’ambito dei giudizi promossi da diverse imprese del settore. Con la suddetta pronuncia, la Consulta ha confermato la legittimità costituzionale delle norme censurate con motivazioni che ci lasciano profondamente perplessi.
In tale contesto, fermo restando le iniziative che già stiamo intraprendendo nei confronti del Governo e del Parlamento per far valere le legittime istanze delle imprese del settore ed in attesa della definizione dei giudizi promossi innanzi al giudice amministrativo, riteniamo che sia opportuno valutare alcune prime azioni concrete da assumere in considerazione degli effetti dei provvedimenti in tema di pay back.
In una situazione come l’attuale, è del tutto evidente come i provvedimenti richiamati rischiano di generare difficoltà enormi per le imprese del settore e di pregiudicare l’equilibrio economico e finanziario delle medesime con conseguente minaccia per la stabilità occupazionale dei propri lavoratori.
Un primo segnale da assumere tempestivamente è rappresentato dalla sospensione di ogni attività di sponsorizzazione che le nostre imprese erogano in favore delle aziende sanitarie.
Nella fase attuale, tale decisione costituisce una esigenza a tutela dell’equilibrio economico e finanziario delle imprese del settore, la maggior parte delle quali hanno già manifestato le gravi difficoltà derivanti dagli effetti della normativa del payback sui propri bilanci.
Questa iniziativa costituisce per la scrivente Federazione la naturale conseguenza del grido di dolore lanciato dalle associazioni di categoria del settore perché è di tutta evidenza che le imprese, nella fase attuale, debbano assumere, in via precauzionale, ogni necessaria misura per tutelare la propria continuità aziendale.
Un cordiale saluto.
Sveva Belviso
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